IGNORANZA
Io non so proprio cosa vogliate da me. Va bene, sì, ho costruito questo personaggio in questa maniera, e allora? Non è mica che uno lo fa sempre per dare noia, cioè non si può proprio più scrivere nulla allora. E offendi i neri, e offendi i gay, e offendi quegli altri-come si chiamano- i trans e blablabla chiacchiere. A me della vostra political corretness o -come cacchio si scrive- non me ne frega nulla. Io non sono schiava del pensiero unico e non sono né di destra né di sinistra. Il mio personaggio si alza una mattina a Berlino col sole? E anche se fosse, eh? No, non c’entra nulla l’isteria climatica, il clima è sempre cambiato e c’è sempre qualche gretino che deve farsi vedere. Sì, volevo forse tradire la patria con la mia scrittura? Io me ne sbatto, io amo il mio paese e me ne sbatto degli hater come voi. E la ragazza inciampa su un marsupio con una scritta politica, mi dite, embè? Voi non inciampate mai sulle cose? Oppure se sono politiche riuscite ad accorgervene prima? Ci sono un sacco di bucce di banane politiche in questa società e voi vi preoccupate del mio marsupio, che per di più era un regalo. Come quel tizio che ha messo la banana sul muro, eh ma lui è un artista. Mi stanno sul culo questi intellettualoidi comunisti che fanno finta di fare le cose. Per quello ho usato i CCCP: “Non studio, non lavoro”. Cosa rappresenta l’altro personaggio allora? Ma che ne so, l’ho fatto litigare con una stampante così, cose che capitano. Non c’e empatia, no, è da buonisti piagnoni, è una viziata che sta lì davanti al pc senza scrivere nulla. Perché si sa che gli immigrati non hanno mai voglia di lavorare. Questi giovani che lasciano il paese, sì, non lo so, non mi convince, è una trappola globalista come l’erasmus o gli psicologi, perché si sa che la depressione si cura andando a fare lunghe passeggiate nei boschi, che costano pure meno. Ora vogliate scusarmi ma le vostre domande sono più nocive di un vaccino e io non sono qui per parlare del nulla.