LETTERA UFFICIALE
Ho l’onore di informare la Signoria Vostra dei fatti sotto esposti di cui ho potuto essere testimone tanto parziale quanto soggettivo. In quella giornata, mi trovavo in camera mia a svegliarmi come di consueto con alcuni dolori di schiena nella capitale tedesca dove sono residente ma non ancora cittadina. Ho sollevato il mio corpo con fatica e mi sono ritrovata di umore felice, tendente al folle. Per scaricare in maniera costruttiva e del tutto innocua per coloro che mi stanno vicini questo impulso, ho iniziato a ballare alle 9.30 del mattino in salotto una vecchia canzone dei CCCP. Ci tengo a rendere chiaro alla S.V che trattasi di un gruppo degli anni 80 italiano formatasi a Berlino e non di un qualche coro di partito. Dopo suddetta attività sono caduta a terra, a causare l’accaduto sono stati alcuni volantini di non dubbia provenienza che giacevano sulla moquette della mia abitazione da qualche settimana. Ad aggiungersi ad i volantini, si trovava a terra in quel momento anche un marsupio nero con scritto di colore rosa che la vita è migliore senza i nazisti. Credo, in conclusione, di poter confermare un caso di Selberschuld in cui la mia soggettività avrebbe dovuto pulire in terra e mettere in ordine. Il mio compagno, di qui in avanti “Luca”, si trovava in quel momento a litigare pesantemente (nel senso con un oggetto pesante) con la nostra stampante, questo conferma e accerta che trattasi non di un caso di violenza di genere ma piuttosto di tentativo di luddismo. Luca ha lasciato l’abitazione di fretta verso le 9.45 poco dopo che io mi ero rialzata ed avevo iniziato a scrivere. In realtà devo confessare che stavo solo pensando a cosa scrivere, mentre spulciavo la bacheca di facebook e riflettevo sulla provenienza dei mi piace, che arrivano prevalentemente dal mio Genitore 1. La prego di esaminare nuovamente i fatti accaduti e il mio breve esposto prima di saltare a conclusioni affrettate o a simbolismi politici dettati da un feticismo ideologico. Se desidera maggiori informazioni può naturalmente consultare la mia terapista, che quel giorno è stata la seconda ma non l’ultima persona a vedermi, e io mi rendo naturalmente disponibile alla S.V per ulteriori chiarimenti. Nell’attesa di un cortese riscontro assicuro alla S.V i sensi della mia profonda considerazione e mi dico con osservanza pronta ad assumere l’atteggiamento che la S.V riterrà più opportuno per la mia condotta…ecc.ecc.