LITOTI
Non proprio di pomeriggio, in un salotto berlinese non esattamente ordinato, giacciono a terra dei volantini ben poco di sinistra, avanzati dall’ultimo banchetto di Seebrücke ( una di quelle associazioni che non sono particolarmente gradite al ministro degli interni italiano). Non essendo esattamente una ballerina, mentre sto danzando i CCCP inciampo sui foglietti sparsi e su un marsupio non troppo colorato con sopra scritto “ La vita non è il massimo con i nazisti”: lo Zeitgeist a volte non è difficile da scovare. Il mio ragazzo, che non è nato con una grande concezione del tempo ma con un grande cuor di leone, sta cercando di stampare gli ultimi fogli prima di dover fuggire alle prove. Penso di non essere troppo sana mentalmente perché di lì a poco con la mia terapista parlerò di quanto non mi faccia stare bene il non avere il tempo per scrivere, ma in questo momento sto scrivendo- anche se non è un copione. A mia madre piace quando i post non sono eccessivamente lunghi e a tanta gente non dispiacerebbe se aprissi un blog e non sarebbe neanche male se iniziassi a fare sport secondo alcuni. Peccato che io sia ben lungi dall’esserne propensa.