ANIMISMO
Quella mattina i pochi raggi di sole di un Agosto berlinese lo svegliarono dolcemente. Era per terra sdraiato da qualche giorno, lui-il marsupio. Circondato da volantini politici con cui condivideva l’origine, si distingueva per il suo brillante color rosa su sfondo nero. Era molto di moda e lo sapeva, di essere più cool di ogni altro oggetto nella stanza. Peccato che non potesse quasi mai essere sfoggiato: date le sue piccole dimensioni, la sua padrona preferiva di gran lunga lo zaino marrone. All’improvviso nella quiete mattutina tutto iniziò a tremare. Il pavimento scricchiola ma non è un terremoto, è quella cretina in camicia da notte che si è messa a ballare. Il marsupio voleva tanto avere un voce e se l’avesse avuta avrebbe urlato “No, stupida idiota, guarda che cosa c’è sotto i tuoi piedi! Stai attenta, mi vedi? Perché non mi hai messo nell’armadio? Oppure portami fuori una benedetta volta, solo io, tu, il cellulare, qualche moneta e un libro di quelli piccoli. Non sarebbe bellissimo? Puoi naturalmente anche portare le cuffie ma ehi! Cosa fa….nooooooooooooooooooooooooooo. Il povero marsupio, tutto ammaccato, adesso si sentiva persino in colpa di averla fatta cadere, la cretina. Gli esseri umani non si scusano mai con gli oggetti, e sbagliano perché prima o poi questi si vendicano con un’ agency imprevista. Il marsupio non sa se in realtà è lui ad essersi fatto lasciare lì per farla inciampare oppure è stata la cretina ad abbandonarlo e poi ad inciamparci. La relazione Ragazza- Marsupio è sempre stata complicata, sin dall’alba dei tempi. C’è un altro umano che borbotta ma il suo raggio d’azione è molto lontano dal marsupio, e solitamente lui inciampa sul contrabbasso. Il marsupio sente dolore ovunque ma la ragazza continua a ballare. I due si salutano, gli u-mani, mentre lui- il marsupio- rimane lì, senza neanche una medaglia al valore per quella guerra quotidiana in solitudine. Vorrebbe coinvolgere qualche foglietto contro il populismo, o i batuffoli di polvere- sempre pronti a sfoderare l’attacco allergico, loro- ma sente che le forze lo stanno abbandonando e dovrebbe riposarsi. La cretina si è messa al pc, dice sempre che non ha tempo per scrivere ma poi in realtà ci sta delle ore, quindi il pericolo dovrebbe essere scampato, si può nuovamente stare tranquilli. E poi se il Marsupio si ricorda giusto, a breve dovrebbe andarsene per la sua seduta settimanale. “Animo, animo! Dovrei ma andarci io, dallo strizzacervelli!” vorrebbe dire il Marsupio ma non può perché non solo non ha voce ma nemmeno un cervello. Però, purtroppo per lui, pur nella sua marginale marsupialità, continua ad esistere.